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Terra di Santi, Poeti e Pasticceri

Oggi parliamo di chi fa bene il proprio lavoro, chi investe nelle proprie idee e sa trasmettere la propria passione agli altri, ai figli per esempio. Parliamo di Sicilia, di cose buone che durano nel tempo. Oggi parliamo di Vito Peralta  e della sua pasticceria.

con il signor Vito Peralta

Tre anni fa, in una delle mie pause estive dal Giappone, avevo trascorso qualche giorno in Sicilia, a San Vito Lo Capo in compagnia di cari amici e per la colazione, la merenda, il dopocena si faceva tappa fissa da Vito.

Quest’anno ci sono tornata per pochi giorni e, oltre a ritrovare San Vito martire nella sua suggestiva cappellina, l’acqua del mare color piscina, oltre a ritrovare una super gastronomia in cui mangiare cotolette di melenzane, arancine, pane e panelle, cous cous di pesce, abbiamo ritrovato la pasticceria tanto frequentata.

Sono lì che da vera hipster non trovo pace se non fotografo quello che mangio, il posto in cui sono, se non faccio check-in, accedo ad instagram etc… e il signor Vito non può non notarmi (e forse avere un po’ compassione e ammirazione per una persona che con una fotocamera appesa al collo, un iPhone in una mano e un cannolo nell’altra, riesce ad usare bene i tre oggetti allo stesso tempo).

Così inizia a raccontarmi una storia, la sua. Mi dice: “fotografi bene signorina che tra un po’ tutto questo non ci sarà più”. Mi getta nel panico, in pochi secondi penso a quando tornerò un domani con i miei figli (!) a San Vito e sì ritroverò la cappellina con il Santo, magari l’acqua pulita, magari anche le arancine ma non troverò i suoi cannoli!!! Panico! Momento di pausa, silenzio. Poi riprende subito, consapevole di aver creato la suspense giusta e aggiunge: “ad ottobre ci trasferiamo”. Ecco, ora va meglio.

dolcini di mandorla, cassate, cannoli, marzapane

Sono lì da 33 anni, hanno perfezionato il cannolo di anno in anno e così tutti gli altri dolci a base di ricotta e pistacchio. Mi dà subito una cassatella da assaggiare (ha capito che avere le mani già occupate da iphone, fotocamera e cappello di paglia per me non è assolutamente un problema ;). È buona da svenire.

la cassatella “buona da svenire” che mi ha regalato il signor Vito ;)

Poi mi fa conoscere la figlia Alessia che mi accompagna nel laboratorio così posso fotografare “autorizzata” senza dover zoomare come una stalker.

il laboratorio visto dal negozio (stalker mode on)

Il laboratorio di una pasticceria che sta lì da 33 anni è storia, è poesia e mi sento come se stessi entrando in un luogo sacro come se dovessi fare il segno della croce!

alessia prepara i cannoli!
ecco il cannolo!
cannolo visto dal pistacchio (la mano è di un ignaro cliente ;)
cannolo visto dal cedro candito (la mano è del solito ignaro cliente ;

Dopo l’estate, quando le cose si saranno calmate a San Vito, passato il cous cous fest (che si tiene dal 25 al 30 settembre) il negozio e il laboratorio saranno spostati in un’altra via e ci saranno delle buone novità: il gelato, sì sì pochi gusti ma buoni da accompagnare alle brioches calde.

frutta di marzapane
krapfen da svenire

Vito dopo 33 anni è ancora super entusiasta, forse supportato anche dal pensiero che Alessia è con lui ;)

Guardo ancora un po’ il negozio e penso che è un peccato che quel bancone vintage non ci sarà più, ma è un pensiero che dura poco e vado avanti nella mia cura antiattaccamentoallecosedelpassato.

banco vintage…

il nuovo indirizzo sarà: 

via Immacolata, 17 

San Vito Lo Capo (TP)

tel 330.269917

3 thoughts on “Terra di Santi, Poeti e Pasticceri”

  1. Confermo tutto! cannoli e cassatelle da svenire. Ah, che nostalgia… Ripartiamo? le mie papille esultano al solo pensiero :) Grazie per aver risvegliato queste sensazioni! <3
    P.S.: Anch'io ho avuto la stessa sensazione entrando nel laboratorio, quasi un timore reverenziale…

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