Chi segue questo blog da un po’ sa bene che per me l’essere knitter e il lavorare la Lana d’Abruzzo sono due principi inscindibili, “we go together like salt and pepper“.
E’ anche vero però che mi piace sperimentare alcune novità, se ne vale la pena. Così durante un breve soggiorno a Sydney, camminando per York Street mio marito ha intravisto su una stradina laterale un’insegna verde con su scritto “Knitting Bar“. Forse per un attimo ha pensato di tenere per sé questo avvistamento furtivo, immaginando le conseguenze, ma poi non ha resistito all’idea di farmi felice, quindi mi ha informato e accompagnato volentieri (?) all’interno, sottovalutando, evidentemente, le conseguenze dell’amore.
C’erano tantissime tipologie di lana, di provenienza internazionale e molte australiane. Non so quanto tempo abbiamo trascorso tra quelle quattro mura ovattate, so solo che alla fine ho acquistato qualche gomitolo di pecore autoctone color cammello, beige chiaro e rosa corallo, con l’idea di realizzare un collo crochet per l’inverno in ricordo di questo viaggio! E se dovesse avanzare un po’ di lana penso proprio che farò una fascia “scaldatesta” di quelle che si usano in montagna sulla neve e che stanno tornando di gran tendenza, che lo crediate o no!
Il Knitting Bar si chiama Morris and Sons, se andate a Sydney non perdetelo! http://morrisandsons.com.au/
Ps. Progetti per il futuro?
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