Giusto il tempo di scrivere Abruzzo Pride, non un minuto di più! Ho iniziato subito a lavorarla e a trasformarla in un accessorio caldo per questo resto d’inverno. Ho capito subito che voleva diventare un basco e così l’ho assecondata, la lana d’abruzzo color marrone pecora!
Ho utilizzato un ferro circolare in bambù che ho comprato in Giappone in una merceria di sette piani a Shinjuku (sì a Tokyo esistono posti meravigliosi…e delle care amiche come Yoko che te li sanno consigliare).

Ho avviato circa 120 maglie e ho lavorato a maglia dritta crescendo per 10/12 cm circa. Il ferro circolare ti dà il vantaggio di non dover cambiare mai, è come ascoltare una bella canzone in loop ed è l’ideale per principianti che vogliano specializzarsi ad esempio sulla… maglia dritta ;-)
La lana d’Abruzzo si lavora che è una meraviglia, è calda, morbida e profuma di sapone e di pulito!
Arrivata a 12 cm di maglia ho iniziato a restringere gradualmente, eliminando 3 maglie al primo giro e poi 4, 5 e così via fino a quando il cappello si è chiuso completamente. Per gli ultimi passaggi ho eliminato il ferro circolare e utilizzato i 4 ferri. Per chi non lo sapesse, per restringere, bisogna lavorare due maglie insieme, insomma è facilissimo!
Per personalizzare il mio basco “color marron”, e perché risultasse il più possibile muji-style ho aggiunto una fettuccia grigia trapuntata di rosso (e questo è un omaggio alla mia amica Luci).

Ciao!
Mi piace molto il basco con il dettaglio grigio e rosso, lo rende molto di tendenza.
Bello anche lo scritto!!!
Io annuso spesso quella lana marrone, profuma anche dopo tanto che l’hai lavorata.
Anna
Ciao Anna grazie!
hai ragione in effetti il profumo rimane a lungo! ora vado a spulciare il tuo blog che già mi piace un sacco!!
buona giornata ;)